Si è tenuto mercoledì 27 novembre nella sede dell’ARES un incontro richiesto da rappresentanti del territorio Barbagia-Mandrolisai con la Direzione di ARES (Azienda Regionale della Salute) per esaminare la critica situazione relativa alla carenza di pediatri di libera scelta negli ambiti 14 e 15 della ASL di Nuoro. All’incontro hanno partecipato i sindaci di Aritzo e di Belvì, Paolo Fontana e Maurizio Cadau, ed il signor Bachisio Cadau, e, per ARES, il direttore generale Giuseppe Pintor, il direttore sanitario Evelina Gollo e la dott.ssa Luciana Pinna, direttore della SC Medicina Convenzionata.

La riunione, svoltasi in un clima di positiva collaborazione, ha visto la descrizione da parte dei rappresentanti dell’attuale situazione e l’illustrazione da parte di ARES dei vari tentativi nel corso del 2024 per far fronte alla carenza dei pediatri in quel territorio. Tra le varie azioni messe in campo, l’espletamento di diverse procedure per assegnare la titolarità delle sedi carenti e la pubblicazione di avvisi per incarichi provvisori: procedure tutte andate deserte, come anche quella dell’avviso richiesto dalla direzione generale della ASL Nuoro per la pubblicazione di 20 ore di Pediatria per il Distretto di Sorgono, nonostante la previsione di incentivi economici per i medici disposti a trasferirsi in quelle aree territoriali.

Nel corso dell’incontro si sono esaminate possibili ulteriori azioni concrete che i vari soggetti istituzionali, secondo le rispettive competenze e in collaborazione tra loro, possono ora percorrere per garantire l’assistenza pediatrica a tutti i bambini residenti nelle aree interessate.
In particolare, si è focalizzata l’attenzione su diverse proposte e possibilità che la ASL di Nuoro e l’Assessorato regionale, con il supporto di ARES, e in collaborazione con rappresentanti dei cittadini del territorio, possono valutare di percorrere in modo condiviso:

• Riunire gli ambiti di pediatria di libera scelta 14 e 15 e unificarli in un unico ambito, in modo da rendere più appetibile la titolarità unica della pediatria, essendoci così maggiore numerosità di bambini assistiti;
• ⁠La disponibilità da parte dei comuni di rendere fruibile un ambulatorio e eventualmente un alloggio per il pediatra;
• Costruire un progetto di integrazione ospedale e territorio che preveda sia la presenza l’implementazione di servizi di telemedicina in connessione con pediatrie di altre aziende;
• ⁠ L’individuazione di una figura infermieristica di raccordo dedicata all’assistenza pediatrica nella Casa di Comunità di Sorgono e/o di Aritzo.

Le proposte emerse sono ovviamente da valutare e eventualmente fare proprie, con la collaborazione dell’ASL Nuoro e dell’Assessorato regionale alla salute: sia ARES che i rappresentanti del territorio hanno assicurato la totale disponibilità alla collaborazione per la valutazione condivisa di quelle soluzioni che verranno ritenute percorribili.